mardi 16 janvier 2007

Il Satyricon di Petronio.


«Mentre mi stavo lavando» disse lui, «per poco non mi prendevano a sprangate perché mi ero messo a declamare una poesia a quelli seduti sul bordo della vasca. Dopo esser stato scacciato dal bagno come se fossi stato a teatro, cominciai a girare in lungo e in largo e a chiamare a gran voce "Encolpio!". Ma dalla parte opposta vidi venire verso di me un giovane senza niente addosso (i vestiti li aveva persi), che gridava con lo stesso tono di voce arrabbiata "Gitone!". E mentre a me dei ragazzini facevano malamente il verso come se fossi stato fuori di testa, quello invece venne circondato da una enorme folla che gli batteva le mani con grande rispetto e ammirazione. Il fatto è che il tizio aveva tra le gambe un arnese talmente grosso che lui, dico l'uomo, sembrava una semplice appendice del suo membro. Che giovanotto in gamba! Mi sa che quello attaccava la sera e finiva la mattina. E infatti trovò subito chi gli diede una mano. Infatti, un tale non meglio identificato, un cavaliere romano (a quanto pare non uno stinco di santo), gli buttò addossso il mantello e se lo portò a casa per godersi, credo, da solo tutto quel ben di dio. Io, invece, non sarei riuscito nemmeno farmi ridare i vestiti dal guardaroba, se non avessi trovato un testimone. Com'è vero che al mondo è meglio lavorare d'uccello che non di cervello» (Dal Satyricon di Petronio, XCII. L'immagine è tratta dal più che discusso Satyricon di Federico Fellini. Il film fu liberamente tratto dallo scritto di Petronio e fu distribuito e prodotto dalla P.E.A. in collaborazione con Les Productions Artistes Associes di Parigi. Le riprese si conclusero definitivamente nel 1969, lasciando perplessi un po tutti gli addetti ai lavori; infatti lo stesso Fellini definì il film come un “saggio di fantascienza del passato”.)

1 commentaire:

salvatore a dit…

...ma è uguale al primo.A quando cose nuove?

Rob Woodcox

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