Immagini seppia in un vecchio libro dai bordi dorati. IL MIRACOLO DELLA ROSA scritto a lettere d'oro. Volto la pagina. Un color rosso che ferisce rose trasparenti che crescono attraverso la carne l'altro si china in avanti a bere rose dalla sua bocca i loro cuori rose traslucide che si agitano in una agonia lucida arrossendo ansimando l'aria di alberghi vuoti bocca che parla di un letto di ottone luminosa eccitazione sulla schiena con i ginocchi in su fumi rossi che bruciano buchi erogeni nella carne rabbrividente nuda ansimante in quel letto fantasma quando arrivai alla camera era abbandonata alle erbe ed ai rampicanti polvere di stelle su una panchina silenziosa...[...]
Un pomeriggio sono nella baracca dove ci cambiamo e ci facciamo la doccia. Il ragazzo che ha detto che io ero suo amico è lì. Gli altri sono andati perchè è fiesta. Il ragazzo è senza camicia e la sua pelle è liscia come legno bruno levigato. Sbuccia un arancia e l'odore d'arancia riempie la baracca. Rompe l'arancia in due e me ne dà mezza e mi tira giù a sedere di fianco a lui sulla panca. Finisce l'arancia e si lecca le dita. Poi mi mette le braccia intorno alle spalle e posso vedere che ha i pantaloni tesi in su tra le gambe.
"Yo muy caliente, Johnny. Molto caldo". Strofina la faccia contro la mia. "Quiero follarte."
Il suo corpo è caldo come quello di un animale e sento un soffice formicolio nello stomaco e dico "Muy bueno". Ci togliamo i vestiti. Il ragazzo ha due rose azzure tatuate su ciascuna parte del sedere. C'è un odore muschioso dalle sue brune palle tese.
Un pomeriggio sono nella baracca dove ci cambiamo e ci facciamo la doccia. Il ragazzo che ha detto che io ero suo amico è lì. Gli altri sono andati perchè è fiesta. Il ragazzo è senza camicia e la sua pelle è liscia come legno bruno levigato. Sbuccia un arancia e l'odore d'arancia riempie la baracca. Rompe l'arancia in due e me ne dà mezza e mi tira giù a sedere di fianco a lui sulla panca. Finisce l'arancia e si lecca le dita. Poi mi mette le braccia intorno alle spalle e posso vedere che ha i pantaloni tesi in su tra le gambe.
"Yo muy caliente, Johnny. Molto caldo". Strofina la faccia contro la mia. "Quiero follarte."
Il suo corpo è caldo come quello di un animale e sento un soffice formicolio nello stomaco e dico "Muy bueno". Ci togliamo i vestiti. Il ragazzo ha due rose azzure tatuate su ciascuna parte del sedere. C'è un odore muschioso dalle sue brune palle tese.
William Seward Burroughs (St Luois Missouri, 5 Febbraio 1914 - 1997) è stato uno scrittore statunitense appartenente alla cosiddetta beat generation. The Wild Boys, a cui si sarebbe ispirata l'omonima canzone dei Duran Duran, è del 1971. La traduzione qui presentata è di Giulio Saponaro per la SugarCo Edizioni, Milano. Per saperne di più sulla beat generation e su William S. Burroughs cliccate sull'immagine.
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