lundi 28 mai 2007

JACQUES SULTANA

Le Faune


Dormeur


Fred a la fenetre


Thierry au Pyla


Joyeuses fesses


Manu au miroir


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dimanche 27 mai 2007

Il Corpo di Cristo - Un racconto di Jan Vander Laenen.

Il numero di ostie che ho assaggiato e' piu' o meno proporzionale al numero di uomini con i quali ho fatto l'amore. Sono giunto a questa conclusione l'estate scorsa. Era la vigilia del World Gay Pride a Roma e, sdraiato sul letto della mia camera d'albergo nei pressi di Campo dei Fiori, riflettevo sulla mia misera vita, in generale, e sugli eventi della giornata appena trascorsa in particolare. La mia misera vita -ho quarant'anni-, intanto si divide schematicamente in due meta'. La prima e' caratterizzata da un'educazione molto borghese e molto cattolica in un villaggio della Campina belga ed in un collegio vicino alla citta' fascista di Anversa. Dai miei sei anni sino ai venti ho assistito alla Santa Messa e consumato un Corpo di Cristo piu' o meno due volte a settimana. Questo porta, con un calcolo approssimativo, a 1.456 ostie ingerite. Aggiungiamo i 50 esemplari, ugualmente consacrati, rubati una notte dal tabernacolo della cappella, con l'aiuto di altri compagni blasfemi, per sopperire all'orrendo regime alimentare del collegio, ed arriviamo alla cifra tonda di 1.500 ostie.

Nel corso della seconda meta' della mia vita mi sono, per cosi' dire, totalmente disinteressato del Corpo di Cristo, ma ho, allo stesso tempo, sviluppato una passione folgorante per il corpo di uomini meno santi. Sarebbe alquanto vano soffermarmi su quest'aspetto: la mia carriera amorosa e' senza dubbio simile a quella vantata da molti miei fratelli libertini e ritengo che una stima ammissibile per il numero delle mie relazioni amorose sia di circa 1.500.

Pero', mentre il Corpo di Cristo ha lo stesso gusto e la stessa consistenza in quasi tutte le regioni cattoliche e puo' essere consumato, in teoria, solo in una chiesa e nel contesto della celebrazione dell'eucaristia, la varieta' dei gusti che hanno i corpi degli altri uomini e dei posti in cui e' possibile gustarli è senza dubbio più ampia e differenziata. Lo stesso vale per le emozioni che accompagnano l'esercizio delle due attivita' appena menzionate. Per quel che mi ricordo, ho sempre ingoiato le ostie con una certa indifferenza, forse con un'ombra di devozione, in ogni modo, un'emozione alquanto lieve comparata con la passione, la lubricita', l'amore e la servilita' che i miei numerosi compagni hanno saputo risvegliare in me.

Ma lasciamo queste divagazioni per giungere al fatto insolito capitatomi l'estate scorsa a Roma. Passeggiavo per il centro della Citta' Eterna e, dopo essere passato davanti ad una ventina di monumenti con indifferenza, fui preso improvvisamente da un moto di pieta', si', volevo confessarmi, volevo pregare Dio e la Santa Vergine e purificarmi consumando un Corpo di Cristo.

Fortunatamente, come tutti sanno, Roma pullula di basiliche, di chiese e di cappelle, e dopo appena cento metri, m'imbattei in una piccola dimora di Dio barocca in cui avrei potuto placare la mia fame religiosa. Entrai dunque nella chiesetta, mi feci il segno della croce con qualche goccia d'acqua benedetta e mi sedetti su di una panca, verso il fondo, giacché si stava celebrando una messa. Dopo aver percorso con lo sguardo le sculture e le pitture che ornavano l'interno, vidi il prete, per l'appunto impegnato nel convertire un calice di vino ordinario in Sangue di Cristo. Indossava gli ornamenti sacerdotali.

Aveva una barba folta ed un'espressione seria. Avrei potuto dargli una quarantina d'anni. Mi sembrava di conoscerlo, benche' non potessi, allora, ricordarmi dove mai avessi potuto incontrare quell'uomo. Quasi subito scartai tale pensiero, bollandolo come l'ennesima delle chimere che sempre piu' spesso mi assillano negli ultimi tempi.

Una decina di minuti dopo, mentre ero in coda per ricevere la mia porzione di Pane Sacro, vidi l'uomo sotto una luce piu' chiara e, quando finalmente arrivai a trovarmi dritto davanti a lui, guardandolo negli occhi e porgendo la lingua, mi sembro' di scorgere una certa sorpresa nel suo sguardo.

In effetti, mi squadrava con stupore, tenendo l'ostia nella mano. Per un lungo momento, resto' come pietrificato in questa posizione. "Buongiorno Jan, come va? " mi disse infine in fiammingo. Dopodiche' si riprese, mormoro' "Corpus Christi" e poso' l'ostia sulla mia lingua con la mano tremante.

Dopo la messa andai a bere un Campari e fu li', sulla terrazza del caffe', dopo essermi scervellato per una decina di minuti, che mi venne in mente il nome del prete: Paul Van Gelder.

Ebbene si', Paul Van Gelder. Avevamo entrambi vent'anni, a Lovanio, nella zona del mercato, ed eravamo omosessuali tutti e due senza osare confessarcelo. E quanti sforzi abbiamo fatto, durante quelle lunghe serate sulla piazza del vecchio mercato, per evitare l'argomento, benche' fossimo follemente innamorati l'uno dell'altro. Fino a quella sera, quella sera nera di novembre, quando ti presentasti alla porta della mia camera di studente. Ti lasciai entrare, mi prendesti fra le braccia e mi baciasti tanto a lungo quanto impetuosamente. Dopodiche' ti congedasti, dicendomi con la voce spezzata che saresti entrato in seminario il giorno dopo.

E tu, Paul Van Gelder, sei diventato davvero prete, e la sorte ha voluto che le nostre strade s'incrociassero ancora una volta vent'anni dopo, molto brevemente, a Roma per giunta, in una chiesa, l'anno Santo, la vigilia del World Gay Pride.

Grazie, Paul Van Gelder, mi hai dato il Corpo di Cristo piu' purificante di tutta la mia vita di peccatore.

Per ulteriori informazioni sull'autore e l'opera rimando al mio precedente post. Potete cercarlo nell'etichetta literature o aprirlo cliccando qui.

vendredi 25 mai 2007

The Michael Zager Band - Let's All Chant (ROCKAMERICA)

JEFF PALMER









Artist Kevin King ("BEAU") on photographer Jeff Palmer:

“A quiet sensuality pervades his work. The men in Palmer’s photographs always seem to be frozen in a moment of intimacy, whether alone or with another man. It’s as if Palmer has taken hold of a film reel of some fantasy we play endlessly in our heads, and captured the most beautiful moment possible between sex and love, lust and desire, sin and sensation. His work is timeless, classic, sensual, erotic."

Click here to visit Jeff Palmer's Official Website.


mercredi 23 mai 2007

BRIAN BIEDUL - RECTANGLES

Brian Biedul was born in Colorado Springs in 1955 and soon thereafter moved to Europe with his family. He spent the better part of his early youth in Europe where his love of art began. While living in Paris he was enrolled in his first art class under the instruction of Siegfried Hahn. After returning to America he spent time in various cities across the United States including New York, Chicago and Los Angeles where he later settled.




Combining his passion for form with his explorations into theoretical architecture he began work on spaces, a series in three phases. The first phase is entitled rectangles using the human figure to articulate the space. Brian Biedul currently resides in Santa Monica, California with his wife Dawn Rosenquist.




Brian Biedul's Rectangles will appear in the a hardcover art book, Male Nude Next written by David Leddick for Rizzoli Publishing. The book is scheduled for release in Summer 2008 and will also feature the work of Chuck Close and David Hockney.

Click here to visit Brian Biedul's Official Website.

TERRY W. SELF - MEN NUDES.

TERRY W. SELF HAS BEEN INVOLVED IN PHOTOGRAPHY SINCE THE 1960'S. DURING THE TIME TO THE PRESENT, HE HAS EXHIBITED PHOTOGRAPHS AT THE ART GALLERY OF WINDSOR (ONTARIO) AND AT GALLERIES IN THE WINDSOR/DETROIT (MICHIGAN, USA) AREA; TAUGHT PHOTOGRAPHY IN ADULT EDUCATION PROGRAMS AND THROUGH VARIOUS WORKSHOPS; HAS DONE COMMERCIAL STOCK WORK REPRESENTED BY STOCK AGENCIES IN TORONTO; HAS WRITTEN ARTICLES ABOUT PHOTOGRAPHIC PROCESSES AND TRAVEL ARTICLES FOR MAGAZINES; HAS PHOTOGRAPHED MALE MODELS FOR FASHION PORTFOLIOS AND BODYBUILDERS IN COMPETITION AS WELL IN PRE-CONTEST SHOOTS.





PRESENTLY, HE IS CONCENTRATING ON FINE ART B&W PHOTOGRAPHY, PRODUCING PHOTOGRAPHS IN LIMITED EDITIONS PROCESSED TO ARCHIVAL STANDARDS. ALL PHOTOGRAPHS ARE EXPOSED ON NEGATIVE FILM, DEVELOPED IN HIS DARKROOM AND THEN PRINTED ON FIBRE BASED PAPER (UNLESS OTHERWISE NOTED). HE SIGNS EACH PHOTOGRAPH ON THE FRONT AND REVERSE IN PENCIL, ADDING TITLE, LOCATION, YEAR EXPOSED, YEAR PRINTED, AND THE NUMBER OF THE PRINT AND THE NUMBER OF PRINTS IN THE EDITION. DRY MOUNTING OF THE PRINTS ON ACID FREE MUSEUM MOUNT BOARD IS AVAILABLE WITH THE INFORMATION STAMPED AND SIGNED ON THE REVERSE.





THE SUBJECTS OF INTEREST TO HIM ARE THOSE FOUND IN THE LANDSCAPE, RATHER THAN THE ENTIRE LANDSCAPE AND IN THE GARDENS HE GROWS OR VISITS. HE PHOTOGRAPHED BODYBUILDERS FOR SEVERAL YEARS IN COMPETITION, MAINLY AT THE REDFORD THEATRE IN REDFORD, MICHIGAN. NOW HE PREFERS TO CREATE MORE ARTISTIC PHOTOGRAPHS OF THE MALE BODY THROUGH PRIVATE POSING SESSIONS AND WITH BLACK MALES HE MEETS WHILE TRAVELING IN THE CARIBBEAN. HE ALSO ENJOYS PHOTOGRAPHING CLASSIC VEHICLES AND TRAVELING TO NEW LOCATIONS INSIDE AND OUTSIDE CANADA.

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lundi 21 mai 2007

Dante's Cove (Another two clips from)

An old seaside resort town on an island that has seen better days. At one time the spas and hot springs of Dante’s Cove were destinations for the best European and New England families. But society changed, the hot springs grew over and were forgotten, and the former colony fell into obscurity. The current inhabitants are a mix of long-time inhabitants (both native populations and the descendants of once-fine European families), tourists (come for scuba, surf, and Spring Break), and the growing young, polysexual crowd who’ve take up residence in the once-grand, now ramshackle hotels and residences. The island’s reputation for tolerance and welcome has made it a destination for people who are tired of being judged or threatened for their unconventional lives.



Dante's cove episodio 01 nude scenes 03
Caricato da henkil

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CHANIKUL on ModelMayhem.com








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dimanche 20 mai 2007

BRENDEN SANBORN

Brenden Sanborn is a New Hampshire native who studied at the highly acclaimed Savannah College of Art and Design in 1992. Sculptural forms with striking relief, but softness of the features as well to render the curves and the awaiting movement, with colored glints and subtle blue shadows in bright and tender watercolors, a manliness full of strength that is expressed with delicacy.




His message is positive and unique, as he draws his greatest influences from life’s colorful experiences. His work also tantalizes the romantic spirit by using the power of seduction to draw audiences into “a greater and more evolved understanding” and appreciation of the union between persons of the same sex.



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samedi 19 mai 2007

RAY DRAGON - REAL MEN


You like the type of gaybars that commonly carry names such as “Eagle” or “Tom’s Bar”? Than this is a photobook to your taste. These photos show the prime cuts of the meat. Real men love to show off what they have – up close and personal – bulging muscles and plenty of tattoo-covered flesh. The combined masculinity of the men in this book is bursting out of the pages even when it's closed! The dream of many gay men will be fulfilled with the release of this book. Powerful men pose naturally for the camera without any guilt. As if guys in the dungeons, darkrooms and garage were in the midst of a play – unaware of the camera. Some exposures show the best piece of men in close ups, detailed and with an incredible use of lighting other shots show scenes in which two or more guys enjoy each other’s bodies. The models include stars from Colt and Titan. An explosion of testosterone – this one goes out to all the guys that dig “Real Men”.
Porn actor, model, fashion designer and photographer – these are just a few of the many varied talents of Ray Dragon. After becoming famous through his films with Titan Video and Colt Studios and being photographed himself by such well-known photographers as Jim French and Tom Bianchi. Ray Dragon discovered his love for photography, which shines through in this collection of his work. A book with which Ray proves another quality to his list of talents…




(Ray Dragon - Self Portrait)



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Rob Woodcox

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